A volte possiamo sentirci prive di ispirazione e di energia. Le scintille creative, quelle idee preziose che ci vengono a tenere compagnia e che sono così utili nel quotidiano sembrano del tutto scomparse. Dispettose e sfuggenti, appaiono distanti e perdute. Per ritrovare quella connessione speciale e per poter dialogare con loro dobbiamo donarci spazio e tempo. Dobbiamo nutrire la nostra fiamma con costanza, gioco e leggerezza. Come possiamo coltivare l’ispirazione nella vita di tutti i giorni? Vediamolo insieme.
“La mente non è un vaso da riempire ma un fuoco da accendere perché s’infuochi il gusto della ricerca e l’amore della verità.” Scriveva così Plutarco e a me ha sempre affascinato come prospettiva. L’ho sentita risuonare a lungo con me e piano piano ha iniziato ad accompagnarmi nella mia quotidianità. Come possiamo però fare ad accendere questa connessione con l’ispirazione? E come possiamo renderla costante nel tempo?
Partiamo da una semplice premessa: l’ispirazione, ahinoi, è spesso volatile. Arriva un secondo e dopo poco si dilegua. Al contempo, più cerchiamo di afferrarla impegnandoci in una serie di attività produttive e più è semplice finire le energie e aver ancora di più difficoltà a rintracciare le scintille creative. Il primo paradosso che ci porta in dono la creatività è proprio questo. Dobbiamo fermarci, fare spazio, rompere i soliti schemi sfiancanti. Mettiamo per un attimo da parte gli obiettivi, respiriamo e giochiamo.
Usciamo dai nostri soliti pensieri e dai sentieri che abbiamo battuto così tante volte, per coì tanto tempo. Mettiamo un punto e andiamo a capo. Non per scrivere subito il prossimo paragrafo, il prossimo piano d’azione, la successiva attività che pensiamo di dover spuntare. Lasciamo respirare la mente, stiamo con noi stesse e dedichiamoci tempo e spazio per vivere. Senza giudizio, senza preconcetti, senza “devo fare così”. Tiriamoci fuori dal cassetto e semplicemente stiamo nel momento presente.
Respira, assapora, vivi: l’ispirazione è un melo selvatico.
Lo so, la prima obiezione che mi vuoi fare è: “non ho tempo” o peggio “è una perdita di tempo”. Eppure quello che ci appare come una cosa futile e inutile è anche il primo dono che dobbiamo farci se vogliamo essere sicure di coltivare la nostra ispirazione. Se vogliamo sentirci piene di energia creativa, motivazione e speranza. E da lì agire e prendere parte alla realtà.
Alla fin fine l’ispirazione è un piccolo melo selvatico da accudire giorno dopo giorno, con cui interagire, con cui dialogare a lungo in solitudine e in compagnia. Le scintille sono i suoi frutti succosi. Se vogliamo che la nostra creatività brilli luminosa e ci regali le sue scintille dobbiamo nutrire il nostro albero speciale. Diamogli acqua, sole e ombra, risate ed emozioni. Parliamogli ogni giorno e lasciamolo libero di ondeggiare i suoi rami nel vento senza scopo alcuno. Se guardiamo in profondità il melo siamo noi: è la nostra anima che come l’ispirazione ha bisogno di cure, abbracci, libertà e gioco. Ritagliamoci il nostro tempo per assaporare l’istante senza aspettativa, per vivere quel momento che è unico perché non ne tornerà un altro uguale. Ritagliamoci lo spazio per sperimentare, esplorare ciò che ci entusiasma e ci nutre in profondità.
Conosci ciò che ti accende? Esplora e apriti al mondo.
Nella pratica, le attività che possiamo trovare nutrienti per il cuore e lo spirito possono essere le più diverse perché ognuna di noi è diversa. Ciò che accende me potrebbe non fare al caso tuo e viceversa. Non importa: il punto che conta è che non esistono regole prestabilite, esistono le nostre micce personali.
Come possiamo trovarle? Provando, esplorando, guardando fuori e dentro di noi. Tornando con la mente a quando eravamo bambine. Ricordando la meraviglia che ci faceva battere il cuore quando ci dedicavamo anima e corpo a quell’hobby, a quel gioco, a quel momento che ci faceva risplendere. Trascorrendo una serata con chi amiamo, guardando un film, leggendo un libro, passeggiando nella natura. O facendo un bel niente, pieno e assoluto ozio creativo.
Sì, anche se non c’entra nulla con il lavoro che stai facendo o con il tuo business. È da quella gioia segreta che nutre la mente che nascono le scintille più forti. È da quelle radici lontane che all’improvviso risalirà un’intuizione come la linfa verde si espande nelle foglie. Spetterà poi a te accogliere quel sussurro e abbracciare l’ispirazione. Quel messaggio così perfetto per comunicare il tuo prodotto, per crearne di nuovi, per dare vita a un nuovo percorso o per trovare la soluzione a quel problema che sembrava insormontabile.
All’inizio può essere complicato. Tutto appare immobile e silenzioso, come se non fosse cambiato nulla, come se stessi davvero perdendo il tuo tempo. Non ti abbattere, non cedere a quell’illusione e non buttare via nulla: respira, assapora, datti il permesso di vivere quella libertà. Quando meno te lo aspetti, dove immaginavi ci fosse solo cenere grigia vedrai brillare una fiamma potente. La tua.
Ti è piaciuto l’articolo sulle scintille creative? Ti potrebbe interessare anche “La scrittura-ponte: il journaling e quelle ispirazioni sopite.”
Per conoscere tutte le ultime novità seguimi sui social! Mi trovi su Instagram e su Facebook