Il piano editoriale ci aiuta ad avere un’ossatura chiara che ci permette di rilanciare al meglio la nostra comunicazione di business. Come fare per iniziare a progettarne uno personalizzato per i nostri social media? Per superare il blocco da pagina bianca e il vuoto creativo possiamo sperimentare con la struttura FAR. Scopriamo insieme questa possibilità. Quanto lontano andrai sul tuo sentiero?

Come fare piano editorial social? Scopri la struttura FAR

Abbiamo visto i benefici e il perché sia strategico disporre di un piano editoriale come puoi leggere qui. I vantaggi sono chiari e quindi ci siamo decisi a provare, abbiamo aperto il nostro bel file giusto? E ora che si fa? Come possiamo andare oltre a quella fastidiosa sensazione ansiogena da pagina bianca?

Anche in questo caso la parola d’ordine che ci aiuta è semplificare e partire all’inizio con pochi elementi. Abbiamo detto che il piano editoriale è una struttura e che ci fornisce una sorta di intelaiatura all’interno della quale ci possiamo muovere con flessibilità. È in quella griglia che l’ispirazione può esprimersi perché sicura dei confini entro cui può esplorare.

Le aspettative perdono il loro potere e l’ossatura si trasforma nel trampolino di lancio delle nostre storie. Ecco perché ti propongo un esperimento: la struttura che io chiamo la griglia F~A~R.

I tre pilastri per avviare il piano editoriale social.

Partiamo dall’inizio: che cos’è la struttura F~A~R? È una griglia che ci permette di fissare dei paletti che ci aiutano a creare la nostra mappa di contenuti. Le nostre pietre angolari in questo caso sono:

  • la F di Frequenza
  • la A di Agenda
  • la R di Rubrica

Per dare vita al nostro piano editoriale social o per il blog allora partiamo dallo stabilire con quale frequenza vogliamo attenerci alla pubblicazione. Qual è il ritmo che sentiamo in linea con noi e con il  momento che stiamo vivendo?  A seguire prendiamo la nostra agenda cartacea o digitale, quella con cui ci troviamo più in linea, e blocchiamo i nostri amati slot.

Li segniamo già per almeno un mese così da incominciare ad avere una bella ossatura di massima. Infine ci concentriamo sul terzo passaggio, la scelta delle rubriche e l’inserimento di ciascuna nel primo post disponibile.

Una traccia che sostiene il racconto.

Il piano editoriale social: come iniziare a crearloLa struttura FAR ci permette in primis di  progettare seguendo uno schema fisso. Quest’ultimo è il segreto per oltrepassare quel vuoto creativo che può catturarci guardando il file intonso. In quei casi emerge la domanda “e ora di cosa parlo?”.

Benissimo, imporci un tracciato entro cui muoverci sospende il giudizio e invia un primo segnale alla mente. Il messaggio più o meno parafrasato è “guarda che sto per mettermi a creare il mio piano editoriale social, prepara le scorte di creatività.” 🙂

È un primo input che vale come innesco, l’ispirazione a quel punto trova il terreno già solcato e preparato. Una traccia con paletti precisi che danno modo di instradare la creatività e il racconto delle proprie storie su un sentiero strutturato.

La griglia è solo un supporto in più a sostegno della creazione del piano editoriale social. Le domande a cui rispondere e che possono farci da guida sono poi connesse alla nostra identità, alla visione del progetto che portiamo nel cuore. Questo ricordandoci sempre di un’altra chiave da considerare quando creiamo i contenuti:  la relazione con il nostro pubblico, le persone al di là dello schermo e con cui desideriamo entrare in connessione.

Adesso che conosciamo la griglia F~A~R dimmi: quanto lontano andrai con la tua mappa di contenuti? Non ci resta che sperimentare e iniziare a impastare il nostro amato piano editoriale.

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