Nel viaggio dell’eroe l’archetipo del mago ci parla di trasformazione, del potere di nominare la realtà e della creatività. Un’ispirazione che vive nel corpo e nei sensi, nel nostro assaporare la realtà attraverso le percezioni e il connetterci con ciò che ci circonda. Vediamo qualche spunto che ci può essere di aiuto per nutrire e rinnovare la nostra comunicazione di business. Una possibilità e due esercizi creativi per portare nuova linfa nel nostro racconto di brand e nella nostra storia.
6 mesi trascorsi, altri 6 da percorrere e un altro anno volerà in fretta. Estate. La ruota delle stagioni ci accompagna ovunque. Profumo di pesche e gelsomino nell’aria carica di sole. Il tiglio e le sue penne leggere che danzano. Il caldo si spande e l’ombra si intrufola in quelle piccole pozze così desiderate. Viaggio con la mente, e ancor di più con il cuore. Sto andando a incontrare il mio mare. La mia immaginazione. La casa della mia ispirazione.
La creatività abita vicino, ma a volte ce ne dimentichiamo: è così silenziosa e sfuggente. Le corse, l’ansia, le gabbie troppo rigide la fan fuggire. Non puoi forzarla, ingabbiarla, ma puoi viverla. Assaporarla e metterti in ascolto. Fermarti per darle respiro. Appendere alla porta un segnale perché sappia che tu sei pront@ ad accoglierla, a vezzeggiarla, a coccolarla.
Gioco e magia, trasformazione ed energia. L’archetipo del mago è qui con noi per far fiorire la nostra ispirazione. Un alleato potente che può offrirci un aiuto speciale per la nostra comunicazione creativa di business.
Gli spunti dell’archetipo del mago.
L’archetipo del mago ci invita ad ascoltare il nostro intuito. Ci porta inoltre a nutrire e a prenderci cura della nostra parte più creativa. Le sue risorse sono la volontà, il creare nuove soluzioni, l’immaginazione, l’esprimere la propria unicità, l’ispirazione. Stimola quindi il pensiero laterale e la capacità innata di ciascuno di cambiare prospettiva, trasformando gli eventi vissuti in nutrimento.
Ci invita a chiedere: “Che problema posso risolvere per i miei clienti? A che loro bisogno rispondo? Come li sostengo?” Questo – come gli altri archetipi e le fasi del Viaggio dell’eroe – ci offre perciò spunti interessanti per lo storytelling, per la comunicazione autentica del nostro business.
Quando ci richiamiamo a questa figura possiamo abbracciare e manifestare il potenziale trasformativo del nostro progetto. La figura si fa portavoce di un cambiamento che è interiore, ma che si riflette sul mondo con un effetto-onda. La sua parola è trasformazione e ci ricorda i miracoli che possono apparire anche nei deserti più spogli.
Un primo esempio a cui rifarti? Racconta le tue “magie” anche quelle che tu ormai dai per scontate. Mostra il prima e il dopo. Fai emergere la bellezza che vive nei dettagli.
I sensi e la creatività.
L’archetipo del mago ci vuol ricordare che per creare occorre anche il gioco, un pizzico di magia, lasciar libera l’immaginazione senza giudizio. Trasformare ciò che abbiamo in semi e poi germogli che daranno infine i loro frutti. Tesori preziosi che avremo coltivato con dedizione, passione, ricerca.
Comunicare il business ha bisogno delle stesse premesse. Sperimentazione continua, capacità di andare oltre con lo sguardo agganciandoci alla visione più grande e alla fantasia. Il problem solving stesso a ben vedere è creatività e immaginazione di soluzioni nuove.
Persino l’elemento che appare più distante è collegato all’ispirazione, al nutrimento, alla capacità di trasformare. Ed è da quei tasselli che possiamo allora raccontare e mostrare il potenziale, la forza, l’efficacia del nostro progetto.
La creatività vive nei sensi. È stupore, corpo e gioco. Deve essere allenata, accolta con apertura, ha bisogno di dialogo e nutrimento costante. Per risvegliare la nostra ispirazione ecco 2 esercizi creativi. Ti propongo perciò di sperimentare usando 2 dei nostri sensi, ovvero con la vista e con l’olfatto.
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La vista e i dettagli.
Scatta una foto nella stanza dove trascorri più tempo. Focalizzati su un particolare che attira il tuo intuito. Scrivi un post incentrato sulla tua immagine. Se quel dettaglio potesse parlare cosa racconterebbe del tuo progetto?
Che segreti vorrebbe condividere? Che simboli e che libere associazioni emergono? Che ricordi appaiono? C’è qualcosa che si collega a una storia del tuo business? Un qualcosa che ti ha portato fino a qui?
Immagina e racconta. Usa il più possibile i tuoi sensi e le metafore per portare alla luce le percezioni nella tua scrittura emozionale.
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Il viaggio nel passato
Ripensa a un profumo che suscita in te emozioni positive. Immergiti nel ricordo fino a riassaporarlo. Scrivi il tuo ricordo su carta, lascia vagare la mente libera. Individua poi nel testo le parole che puoi utilizzare per nutrire la tua comunicazione
Ripensa per esempio a Marcel Proust e alle famose madeleine. L’olfatto può risvegliare la memoria e ti permette di attingere a quelle emozioni sopite che accendono di magia il tuo racconto. Vai in profondità, scrivi a ruota libera. Lascia andare le costrizioni e i paletti rigidi.
Avrai poi tempo e modo a posteriori per rifinire, tagliare, selezionare e affinare. La creatività ha bisogno di spazio, respiro, fiducia. In due parole di un’accoglienza gioiosa. Zero ansia da prestazione dunque, mettiti in ascolto senza giudizio e lasciati stupire da quel che emerge.
Il mare della nostra immaginazione.
Ti lascio allora in compagnia del mago e di un mio racconto sul tornare al grande mare dell’ispirazione. Quel luogo che ci nutre e ci solleva aprendoci a nuove possibilità, a nuove visioni, a nuovi finali aperti.
Ieri notte ho sognato una nuvola enorme e soffice. Era un fiore, una dalia color porpora e oro. Tutt’intorno una brezza sottile che sapeva di magia, incanto e poesia. Un soffio prezioso la sospingeva sempre più lontano. Guardandola via via dileguarsi veloce, leggere gocce di malinconia iniziavano a bagnare il mio viso. I minuti passavano e io non mi decidevo a rientrare.
Poi un brivido e un fruscio leggero vicino a me. La sensazione di essere osservata. Abbassai lo sguardo e incontrai lo sguardo vispo di un minuscolo topolino di campagna. Tirava con forza la mia gonna rossa per reclamare l’attenzione. Quando l’ottenne mi fece un cenno e con una zampina si mise a indicare i campi di girasole.
Fieri e allegri si stagliavano a perdita d’occhio guardando fiduciosi il cielo all’ora del tramonto. Più li osservavo e più quella fiducia, quella calma si diffondeva nel mio corpo. La nuvola non era persa, non stava scappando… Semmai tutto il contrario. Stava tornando a casa. E io con lei.
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Nutrire e far fiorire la nostra comunicazione di business.
Nuvola era partita già da tempo. Vagava inquieta da nord a sud, da est a ovest. Fu così che un giorno finì per riposare accanto a un piccolo stagno. Esausta si lasciò cadere a terra. L’aria era tiepida e immobile, lo specchio scuro e pieno di fiori di loto. Sulla riva nell’erba alta e arruffata, in una piccola coppa d’oro un pesce rosso canticchiava lanciando nel cielo buffe bolle cangianti. Stupita Nuvola lo fissò. Al ché lui disse: “raccontami del tuo mare.”
Spiazzata la nostra amica chiese cosa intendesse. Il pesce con quei suoi occhi grandi e fissi iniziò. Il mio mare è allegro è profondo. È la mia casa, la mia Itaca, la mia stella. Lo porto sempre nel cuore eppure non è mai qui con me. Lo vedo in sogno tutte le notti. So che un giorno ci tornerò. Troverò ad aspettarmi amici nuovi e vecchi, fratelli e sorelle d’anima, antenati e nuovi arrivati, chi ha condiviso un pezzo di strada con me e chi non ho mai conosciuto.
Nuoteremo tutti insieme liberi e felici. Nell’attesa però vivo, gioco, amo e respiro. Percorro il mio cammino. Vedi le bolle? Ognuna è un messaggio, ciascuna mi insegna una storia…
Come immagini il tuo mare dell’immaginazione? Che cosa ti sussurrano l’archetipo del mago e il viaggio dell’eroe per la tua comunicazione di business?
Ti lascio alle tue sperimentazioni con un augurio, quello della meravigliosa Agatha Christie, che scriveva: “Fate solo ciò che vi incanta. L’istinto è una cosa meravigliosa. Non può essere spiegato, né deve essere ignorato.”