Il viaggio dell’eroe: lo schema narrativo per uno storytelling efficace.

Alla base della maggior parte delle storie di successo troviamo una struttura particolare e ben definita. È il viaggio dell’eroe, una guida che ci può aiutare a progettare un racconto efficace e di valore. Vediamo di che si tratta e perché utilizzarlo.

Le storie che ci appassionano hanno di frequente alcuni punti in comune. Impliciti o espliciti sono infatti questi ultimi a tracciare una sorta di sentiero che guida la nostra esperienza di lettori e lettrici. Nel tempo grazie ad analisi e a riflessioni ad ampio raggio è stata rilevata una struttura che ormai è conosciuta come il Viaggio dell’eroe.

Forse ne hai già sentito parlare così come degli archetipi di brand che in parte vi si collegano. Quel che potresti non sapere ancora è quanto questa opzione possa essere importante per creare una tua comunicazione efficace e autentica. Motivo per cui può rivelarsi essenziale esplorare come si è creata, perché dovresti conoscerla e come applicarla nel racconto del tuo progetto.

La storia di tutte le storie: l’eroe in viaggio siamo noi.

Tra i primi a parlare del Viaggio dell’eroe trovi Joseph Campbell e soprattutto Cristopher Vogler. Quest’ultimo ha rielaborato le idee iniziali di Campbell applicandole in special modo alle sceneggiature. Vogler ha infatti esposto e analizzato il percorso che tutte le storie e di riflesso gli eroi si trovano a compiere.  All’interno de “Il Viaggio dell’eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e cinema”, abbiamo allora la possibilità di conoscere nel dettaglio questo schema narrativo.

Quel che affascina di questo modello fin da quando è stato individuato è la capacità di rendere la storia attrattiva perché universalmente valida. Tutti noi in quanto esseri umani siamo eroi in viaggio e siamo alla ricerca costante di risposte a domande primordiali. Quesiti che ci accomunano e per cui partiamo all’avventura affrontando sfide, crisi, draghi.

È da quella comunanza di aspirazioni, dilemmi e significati che possono nascere le storie migliori: i racconti che generano empatia e condivisione perché ci leggiamo un destino comune a tutti noi. Persino quando trattiamo di avvenimenti impossibili o fantastici in realtà quel che ci muove davvero è il leggerci dentro la nostra storia. Ed è proprio quell’emozione, quel sentire a cui dobbiamo dare seguito quando comunichiamo, quando scriviamo, quando diamo vita al racconto di brand.

Lo schema narrativo del viaggio dell’eroe: cosa devi sapere.

Nel libro di Vogler è inoltre da sottolineare un passaggio che risulta fondamentale. L’autore difatti scrive: “Vi racconterò il mito dell’Eroe a modo mio, e voi dovreste fare altrettanto. Ogni narratore adatta il modello mitico ai propri scopi e ai canoni della propria cultura. Ecco perché l’Eroe ha mille volti.” Motivo per cui dopo aver conosciuto ed esplorato lo schema narrativo del Viaggio dell’Eroe dobbiamo trasformarlo. Lo facciamo adattandolo al:

• contesto,
• messaggio che vogliamo veicolare,
• pubblico con cui vogliamo entrare in relazione.

Fatta questa premessa è il momento di conoscere come si compone questa struttura narrativa. Nello specifico dobbiamo ricordare che esistono tre atti. Nel primo l’eroe è immerso nel mondo ordinario, quello di partenza in cui ha vissuto finora. All’inizio deve quindi confrontarsi con:

• la chiamata all’avventura;
• il rifiuto della chiamata stessa;
• l’incontro con una guida o mentore che gli fornirà consigli e mezzi;
• il superamento della prima soglia che lo trasporterà in un universo differente.

3 atti, 12 fasi: ogni viaggio e ogni eroe è unico.

A seguire l’eroe entra nel secondo atto in cui fa esperienza di una serie di prove durante le quali incontrerà alleati e nemici. Questi momenti lo porteranno alla prova centrale che se superata gli farà avere la ricompensa. Arrivato al terzo atto l’eroe si incammina sulla via del ritorno.

Durante questi momenti spesso egli deve dare di nuovo prova del suo valore al fine di purificarsi, risorgere e potersi finalmente ricongiungere con il mondo originario. Mondo che potrà beneficiare dei doni e dei talenti rinnovati dell’eroe che ha fatto l’esperienza del viaggio, della crescita, della metamorfosi.

Come anticipato questa è la base universale da cui partire per raccontare la storia del tuo brand e in generale qualunque tipo di storia. Non deve però diventare una gabbia che soffoca, al contrario deve essere sempre usata con flessibilità. Personalizzare unendo le proprie unicità e il proprio sentire è in fin dei conti la chiave essenziale a cui dobbiamo richiamarci a ogni occasione.